Km 5,8 NeoLocal Design Workshop | Il percorso e gli esiti
Una mostra che racconta i lavori del workshop "km 5.8 NeoLocal Design" tenuto lo scorso settembre tra Alghero e Ittiri, da Tibor Uhrín (visiting professor, Kosiče e, Slovacchia), Marco Sironi e Francesco Puggioni (DADU), con la collaborazione dei docenti Nicolò Ceccarelli (DADU) e Emmanuele Farris (Dipartimento di Chimica e Farmacia, Uniss).
Un'iniziativa che promuove la riscoperta e la rivalorizzazione attraverso il design di una risorsa diffusa ma quasi del tutto dimenticata: la Ferula communis.
CONTATTI
Marco Sironi
marcosironi@elitradesign.it
Gli spazi dell’associazione Cabussò Contingenze Culturali accolgono la mostra che racconta il percorso e gli esiti della scuola estiva Km 5,8 NeoLocal Design Workshop, tenutasi lo scorso settembre tra Alghero e Ittiri.
L’iniziativa ha coinvolto per una intera settimana otto studenti di architettura e design, sollecitati a riscoprire le risorse presenti sul territorio e tuttavia non più avvertite come tali, restituendo loro valore attraverso un’operazione di progetto.
Il workshop di quest’anno, in particolare, ha preso in considerazione la Ferula Communis – una pianta di usa in Sardegna, il cui fusto veniva tradizionalmente utilizzato per la realizzazione proto-artigianale di sgabelli, giocattoli e piccoli oggetti d’uso, che può essere considerata come “marker territoriale”, o indicatore delle attività agro-pastorali che col tempo hanno modellato il paesaggio di Sardegna.
Attraverso un approccio pratico e sperimentale, i partecipanti alla scuola sono stati guidati da Tibor Uhrín (visiting professor Uniss dall’Università di Kosiče, Slovacchia) Marco Sironi e Francesco Puggioni (Dipartimento di Architettura Design e Urbanistica, Uniss) alla scoperta delle proprietà e delle qualità del materiale, evidenziandone i forti legami – colturali e culturali insieme – col territorio.
L’esplorazione delle potenzialità strutturali, compositive e linguistiche della ferula ha aperto la strada a percorsi progettuali diversi cati, intesi a riattualizzare l’uso del materiale, e provvisoriamente conclusi con la realizzazione di modelli di concept o prototipi di massima. Gli elaborati presenti in mostra non sono punti di arrivo, ma tracce di un percorso e suggestioni per nuovi inizi possibili: suggerimenti di come tradizione e innovazione possono coniugarsi positivamente, attraverso modi nuovi di pensare il design.
Il workshop e l’esposizione sono stati possibili grazie alla collaborazione di Nicolò Ceccarelli (Dipartimento di Architettura, Design e Urbanistica, Uniss), Emmanuele Farris e Malvina Urbani (Dipartimento di Chimica e Farmacia, Uniss) e dell’amministrazione del Comune di Ittiri.