La città di tutti | Installazione site specific di Yona Friedman
Venerdì 26 gennaio alle 16.00 nel Chiostro dell’Università di Sassari sarà inaugurata l’installazione site specific di Yona Friedman con Jean-Baptiste Decavèle dal titolo No Man’s City / La Città di Tutti, alla presenza del Magnifico Rettore dell’Università di Sassari, Prof. Massimo Carpinelli e dell’artista francese Jean-Baptiste Decavèle. Yona Friedman è un architetto i cui lavori sono presenti nelle collezioni del MoMA di New York, del Centre Pompidou di Parigi e del Getty Institute di Los Angeles. All'inaugurazione interverrà Jean-Baptiste Decavèle, insignito due volte del premio Villa Medicis Hors le Murs, e legato a Friedman da una profonda amicizia e collaborazione decennale.
A seguire (ore 16.30, nelle sale della ex Biblioteca universitaria) un incontro di studi e una tavola rotonda nel corso dei quali avrà luogo anche la presentazione del libro d’artista No Man’s Land, di Yona Friedman (in edizione limitata - Di Paolo Edizioni, 2018).
Il progetto No Man’s City - ispirato dalle idee di Friedman di accessibilità, auto-costruzione, co-creazione - è l’ultima tappa di un percorso che lega idealmente l’iniziativa di Sassari ai precedenti progetti realizzati in Italia da Friedman con Decavèle: La Montagne de Venise, realizzato a Venezia con la collaborazione dell’Università IUAV; No Man's Land realizzato a Contrada Rotacesta di Loreto Aprutino (Pescara) e Vigne Museum (Rosazzo).
L’iniziativa rientra nel progetto Sentieri Contemporanei, promosso dal Decamaster- Master in Diritto ed Economia per la Cultura e l'Arte dell'Università di Sassari con il sostegno della Fondazione di Sardegna e la collaborazione di Zerynthia Associazione per l’Arte contemporanea OdV.
Note biografiche
Yona Friedman
Yona Friedman (Budapest 1923), architetto, si è formato assistendo, tra le altre, ad alcune importanti conferenze di Werner Heisenberg e Károly Kerényi. Dopo la seconda guerra mondiale, che lo vede attivo nella resistenza antinazista, si trasferisce e lavora per circa un decennio a Haifa, in Israele. Dal 1957 vive a Parigi. Ha insegnato in numerose università americane e collaborato con l’Onu e l’Unesco. La sua intensa attività saggistica spazia dall’architettura alla fisica, dalla sociologia alla matematica. Tra le figure più innovative della scena contemporanea, Yona Friedman è il teorico dell’architettura mobile e dell’architettura di sopravvivenza. Nell’ottica dell’autore “costruire un edificio è un atto aggressivo, un’appropriazione di spazio, un’irreversibile occupazione di superficie”. L’architetto intende la società e l’ambiente come sinonimi, definibili solo a misura d’uomo. Questa è la posizione che Friedman teorizza a metà degli anni Settanta, con il fondamentale trattato Utopie realizzabili, dove esprime l’idea di una comunità in cui l’architetto ha il compito di stimolare l’autoregolazione sociale, fornendo un metodo collettivo per progettare la città. I saggi teorici e le realizzazioni di Friedman, praticando l’architettura come sapere diffuso, pensate per rispondere alle esigenze mutevoli della società e realizzate dagli stessi abitanti, superano i confini disciplinari e sono un riferimento anche per la scena artistica contemporanea. I suoi progetti sono conservati nelle maggiori collezioni internazionali, quali il MoMA di New York, il Centre Pompidou di Parigi e il Getty Institute di Los Angeles. In oltre sessant’anni Friedman ha esposto nelle principali rassegne di arte e architettura internazionali: a mero titolo di esempio citiamo la celebre Documenta 5 di Kassel curata da Harald Szeemann nel 1972 e la Biennale di Venezia, dove ultimamente è stato invitato nelle edizioni del 2003, 2005 e 2009. Fra i suoi numerosi libri, in traduzione italiana, ricordiamo Per una architettura scientifica (Officina, Roma 1971); L'architettura mobile (Edizioni Paoline, Alba 1972), Utopie realizzabili (Quodlibet, Macerata 2003); L'architettura della sopravvivenza. Una filosofia della povertà (Bollati Boringhieri, Torino 2009); Yona Friedman (Charta, Milano 2009); L'ordine complicato. Come costruire una immagine (Quodlibet, Macerata 2011). Alla sua opera è dedicato il volume Yona Friedman, Manuel Orazi, The Dilution of Architecture, a cura di Nader Seraj, Park Books, Zurigo 2015.
Jean-Baptiste Decavèle
Jean-Baptiste Decavèle è nato a Grenoble nel 1961 e vive a Parigi. Ha vinto due volte il premio Villa Medicis Hors les Murs: nel 1999 per il progetto Entre Ciel et Mer, Voyage Aide-Mémoires, in collaborazione con lo scrittore francese Hervé Le Tellier dell’Oulipo (Ouvroir de littérature potentielle), e nel 2001 per Nostalgie, La Demeurance et l’Icône in collaborazione con il poeta sudafricano Tatamkhulu Afrika. Il suo lavoro si basa su un processo sperimentale collaborativo con scrittori, attori e attrici come Elina Löwensohn e Michael Lonsdale,e ancora artisti come Nico Dockx. Decavèle ha collaborato con l’architetto Yona Friedman per dieci anni, realizzando innumerevoli progetti come gli adattamenti architettonici in situ di alcune idee di Yona Friedman, l’implementazione di un corpus di produzioni fotografiche e cinematografiche legate all’universo visionario di Yona Friedman. Oltre all’aspetto lavorativo, li lega una profonda amicizia iniziata con Balkis-Island, un’isola immaginaria che porta il nome dell’ultimo cane di Yona Friedman, Balkis. Un’isola che Decavèle ha portato con sé da uno dei suoi numerosi viaggi, alla ricerca di Balkis dall’Alto Artico al Polo Nord. Le sue opere sono state presentate in Belgio, Italia, Francia, Germania, Russia, USA, Messico, Svizzera, Paesi Bassi, Sudafrica, Canada, Corea
I partner
Fondazione di Sardegna
Soggetto non profit, privato e autonomo, che persegue esclusivamente scopi di utilità sociale e di promozione dello sviluppo economico.
Decamaster
Il Master Interuniversitario in Diritto ed Economia per la Cultura e l’Arte (DECA) dell’Università di Sassari si pone l’obiettivo di creare professionisti capaci di operare nel settore, pubblico e privato, della gestione, tutela e valorizzazione di patrimoni dell’arte e della cultura e della organizzazione e gestione di servizi, attività ed eventi culturali.
Zerynthia
Zerynthia, Associazione per l'Arte Contemporanea, costituita nell'anno 1991, e da luglio 2015 OdV (Organizzazione di Volontariato), cura, promuove ed organizza manifestazioni di arte contemporanea in Italia e all'estero con l'intento di sperimentare nuove modalità di fruizione dell'arte, anche attraverso la relazione con altri campi disciplinari. Si propone come struttura leggera e flessibile capace di presentarsi come modello complementare alle strutture culturali istituzionali. Collabora con Enti pubblici e privati, interessati a un'integrazione con l'arte contemporanea, vista come vettore di sviluppo e arricchimento culturale. Attraverso una serie di partnership con istituzioni europee di grande prestigio - Musei, Centri di Cultura, Fondazioni, Zerynthia ha creato una reale e concreta rete operativa internazionale. Collabora stabilmente con RAM radioartemobile e RAM LIVE, la web-radio in streaming h 24 dedicata all'arte contemporanea. Zerynthia pubblica cataloghi e libri e realizza edizioni con artisti.
Fondazione No Man’s Land
La No Man's Land Foundation ha come obiettivo l'innovazione e rigenerazione economico-sociale attraverso i vettori dell'arte contemporanea e della ricerca scientifica. Propone e sostiene progetti in grado di rispondere in modo flessibile alle diverse esigenze dei vari contesti socioculturali in un orizzonte di sostenibilità dell'ecosistema, contrassegnando i progetti sostenuti con il logo "No Man's Land”. La Fondazione considera la società e l'ambiente come sistemi che si possono definire a misura d'uomo e che per questo devono essere valorizzati da tutti. La Fondazione promuove il coinvolgimento diretto del pubblico e i valori di autonomia, sostenibilità, adattabilità, auto-organizzazione, auto-pianificazione. Yona Friedman è il riferimento filosofico della Fondazione, di cui è anche presidente onorario. Egli afferma che No Man's Land permette a tutti di sviluppare una propria cultura. "No Man's Land è forse il primo passo verso la reinvenzione dell'umanità". La Fondazione No Man's Land, costituita a Loreto Aprutino (PE), Italia, è stata riconosciuta come persona giuridica nel marzo 2017.