Una concezione informazionale della logica classica
Conferenza | Corso di Laurea Triennale in Scienze dell’Architettura e del Progetto
A cura di: Fabio Bacchini | DADU, Università degli Studi di Sassari
Marcello D’Agostino
Una concezione informazionale della logica classica
26 Gennaio 2023 alle 10:30
Complesso del Santa Chiara, Aula Santa Croce 1° piano
Verrà esposta la teoria delle logiche a “profondità limitata”. Si tratta di un approccio alla nozione di conseguenza logica basato sul significato informazionale dei connettivi classici, cioè il significato che può essere definito in termini dell’informazione che un agente razionale possiede effettivamente (informazione attuale). Le inferenze che possono essere giustificate facendo appello esclusivamente al significato informazionale sono le inferenze a “profondità zero” e il problema di deciderne la validità è facile. La difficoltà di un’inferenza deduttiva non dipende dalla sua lunghezza, intesa come il numero di passi deduttivi, ma dall’uso di “supposizioni” (informazione virtuale) in un ragionamento. L’informazione che l’agente che esegue il ragionamento non possiede effettivamente, ma che provvisoriamente assume in via ipotetica per poi ottenere una conclusione che non dipende più da queste supposizioni (come nel ragionamento per casi). La “profondità” di deduzione corrisponde numero massimo di applicazioni nidificate di regole che richiedono l’uso di informazione virtuale. La deduzione naturale alla Gentzen non è adatta a rappresentare in modo adeguato questa nozione di profondità. A questo scopo viene presentato una variante della deduzione naturale di Getnzen che conduce a una gerarchia di sistemi logici Lk a profondità limitata che converge alla logica classica quando k tende all’infinito. Per tutti questi sistemi il problema della decisione è computazionalmente facile.
Marcello D’Agostino è professore ordinario di Logica e direttore del Dipartimento di Filosofia presso l’Università degli Studi di Milano. Ha conseguito un PhD presso il Computing Laboratory dell’Università di Oxford. Dal 1996 al 2015 è stato docente presso l’Università di Ferrara e Preside della Facoltà di Lettere e Filosofia.